(PubliWeb) La Fondazione Surfrider, un'associazione che si propone, come sua missione primaria, quella di salvaguardare e proteggere l'oceano e le sue coste, ha realizzato un importante ma anche un po' inquietante calendario. Ricorrendo alla bellezza di splendide modelle seminude che indossano bikini fatti di una sostanza nera e viscida, che ricorda evidentemente il petrolio, Surfrider ha voluto ricordare e sottolineare la tragedia ambientale avvenuta nel Golfo del Messico nell'aprile del 2010 quando dalla piattaforma petrolifera Deepwater Horizon fuoriuscirono, per più di 100 giorni consecutivi, milioni di tonnellate di petrolio. Una catastrofe ambientale senza precedenti di cui, tuttora e ancora per molto, il mare dovrà pagare le conseguenze. Gli scatti provocatori del calendario Surfrider vogliono puntare i riflettori sull'importanza della protezione dell'oceano e vogliono fungere da sprone, soprattutto nei confronti dei giovani, affinché lavorino come volontari in questo ambito.
Una volta tanto possiamo dare spazio ad un calendario che, oltre a proporre bellezze femminili, si sofferma su problematiche planetarie fondamentali e va ben oltre la semplice ammirazione di uno scenario suggestivo o di un corpo mozzafiato.
