(PubliWeb) L'uomo del terzo millennio è ormai abituato ad avere tutto e subito. Un po' come al bar. Si ordina, si consuma e poi si gettano via le cartacce. Sacrifici? Neanche a parlarne.
Amore per l'uomo di oggi significa solo passione e farfalle nello stomaco. Quando l'effetto è finito allora si chiude la storia bollandola come non adatta. E' l'epoca dell'amore a consumazione immediata in cui non si pensa al bene dell'altro ma solo al proprio. Così dopo un primo periodo temporaneo di amore eterno, che può durare una settimana un mese o poco più, alla prima difficoltà o al subentrare della routine… si "cambia bar".
Ma è naturale che dopo l'entusiasmo iniziale diminuisca la carica delle endorfine, e si insinui un senso di noia e ripetitività che potrebbe portare i partner a stancarsi. Tuttavia, se si aspira a qualcosa di stabile e di veramente grande, è sempre meglio mettere al primo posto il bene della coppia e non arrendersi ai primi segnali di cedimento. Stare insieme a qualcuno significa rinunciare a se stessi. Al contrario, l'abitudine diffusa oggi è quella di fare solo ciò che fa bene a se stessi.
Ed è così che la coppia scoppia! Ma è un grave errore credere che questa assuefazione all'amore non sia amore. Al contrario è un sentimento più forte, magari meno evidente, ma sicuramente reale. Scambiare questa fase di passaggio e di crescita del sentimento per la fine di un amore, è da superficiali . Non si può vivere sempre al massimo e rinunciare a tutto quello che non moltiplica i nostri sensi. Alla fine si arriva proprio a tutto quello che è l'opposto del bene personale.
