(PubliWeb) Se due o più persone ti chiedono “vuoi diventare la nostra donna?“ Non chiamare la polizia, potresti solo trovarvi di fronte ad un gruppo in poliamore. In Olanda il poliamore è già legale, negli USA manca poco che lo diventi ed in Italia solo da qualche anno, sta cominciando a prendere piede. Si sta diffondendo come filosofia e stile di vita, ma anche come organizzazione che lotta per il riconoscimento dei propri diritti e già numerose sono le persone che vogliono farne parte. C'è tanto di associazione, statuto, regolamento e cortei di protesta.
Non si tratta di minoranze etniche o linguistiche, perché in teoria chiunque può essere un soggetto poliamoroso. Basta scegliere di vivere una relazione aperta, molto aperta, che preveda l'ingresso di più persone, uomini e donne, senza limiti, con le quali avere un legame amoroso. Tutti insieme appassionatamente. Sotto lo stesso tetto, nello stesso letto, in bagno, in auto e a far la spesa. Come una normale famiglia, solo con più membri. I poliamorosi non vogliono sentirsi oppressi dai lacci dell'amore inteso in senso tradizionale e, stando alla loro teoria, vogliono sublimare questo sentimento rendendolo veramente libero e non legato in esclusiva ad una sola persona. In pratica ci si può anche sposare ed avere dei figli, ma si rimane liberi di fare sesso con altre persone, di portare in casa un nuovo fidanzato e di convivere con più persone. Il tutto secondo vari intrecci e sfumature, ma sempre alla luce del sole e con l'onesto consenso di tutti i protagonisti. E a chi taccia il fenomeno di perversione, i poliamorosi rispondono che anche il poliamore ha la sua moralità e i suoi tabù e il tradimento è uno di questi. Se la libertà di fare ciò che si vuole non è bilanciata dalla massima sincerità nei confronti dei propri partner, crolla tutta la costruzione poliamorosa.
