(PubliWeb) La maggior parte degli italiani, neanche a dirlo, sono poco soddisfatti dello stipendio che prendono a fine mese. Le spese sono sempre molte, il carovita cresce praticamente in maniera costante e si arriva al punto di valutare l'ipotesi di chiedere l'aumento di stipendio. Un'operazione non proprio facilissima perché va compiuta con un minimo di tatto e una discreta dose di coraggio. Una volta focalizzate le motivazioni da addurre al datore di lavoro, è necessario adottare qualche accorgimento utile. Prima di tutto dovreste controllare se il vostro stipendio è perfettamente in regola, cioè se il datore di lavoro si sta attenendo a quanto stabilito dal contratto collettivo nazionale di lavoro. In tal caso sarà necessario essere molto persuasivi mettendo in luce tutte le vostre qualità professionali e puntando tutto sui vostri livelli di produttività. In generale tenete a mente questi semplici regole:
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il momento giusto: il colloquio annuale potrebbe essere l'occasione migliore ma tieni conto che ci saranno anche altri dipendenti a fare lo stesso;
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a chi rivolgersi: meglio se al proprio diretto superiore, prepara degli esempi che ti mettano in buona luce e quantifica i profitti derivanti dal tuo lavoro;
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durante il colloquio: mostra la tua preparazione, parla dei tuoi obiettivi futuri, sii positivo e prova a sorridere. Serve determinazione ma non aggressività;
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evita: di entrare in conflitto col superiore, di parlare subito di soldi, di fare ricatti o di fare paragoni con il lavoro di altri colleghi;
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rifiuto: nel caso l'aumento venisse negato, potreste tentare di conquistare qualche vantaggio: giorni di ferie supplementari, macchina aziendale, cellulare e via dicendo.